MAURIZIO COSTI, Il Sale dell’Himalaya perché fa bene e come usarlo, L’Età dell’Acquario Edizioni, 2012
€ 12,00
Il sale dell’Himalaya di Maurizio Costi è un manuale prezioso che racchiude le informazioni più aggiornate sull’utilizzo del sale himalayano, un prodotto naturale che può essere utilizzato nella vita di tutti i giorni per ritrovare benessere e salute.
Descrizione
Il sale dell’Himalaya di Maurizio Costi, edito da Età dell’Acquario, è un manuale che ripercorre le scoperte di medici e biofisici riguardo al ruolo del sale nel nostro organismo, descrive la storia e le caratteristiche del sale himalayano (anche paragonandolo ad altri tipi) e ne illustra i molteplici utilizzi a vantaggio della nostra salute e del nostro benessere.
Il sale è un alimento semplice ma prezioso e insostituibile, che è stato utilizzato fin dall’antichità dalle culture più diverse. Purtroppo oggi le industrie ne producono un tipo raffinato e snaturato che è diventato un veleno per l’organismo. Chi vuole ritrovarne il potere benefico dovrà ricorrere a quello himalayano, che è un sale fossile, antico di centinaia di milioni di anni, integrale e ricco di minerali.
Il libro è una guida pratica che insegna a conoscere e sfruttare al meglio le proprietà del sale himalayano. Attraverso una serie di informazioni sulla sua storia, le sue caratteristiche e i suoi molteplici usi, il lettore potrà scoprire come utilizzare questo prodotto naturale per migliorare la propria salute e benessere.
Questo breve manuale ripercorre le scoperte di medici e biofisici riguardo al ruolo del sale nel nostro organismo, descrive la storia e le caratteristiche del sale himalayano (anche paragonandolo ad altri tipi) e ne illustra i molteplici utilizzi a vantaggi per la nostra salute e del nostro benessere.
Il libro è di facile lettura, ricco di informazioni e supportato da una ricca bibliografia. Ogni capitolo è corredato da consigli pratici su come utilizzare al meglio il sale himalayano. Il Sale dell’Himalaya di Maurizio Costi è una guida preziosa per chiunque voglia conoscere e sfruttare al meglio le proprietà benefiche del sale himalayano. Una lettura indispensabile per tutti coloro che vogliono prendersi cura della propria salute e del proprio benessere.
INDICE
Introduzione
LA STORIA
- Il sale nella storia
- Che cos’è il sale
- Come si è formato il sale fossile
- Le proprietà bioenergetiche
- I vari tipi di sale
- Minerali e oligoelementi nel sale cristallino himalayano
- Le miniere di sale himalayano
- Il prezzo del sale cristallino himalayano
ACQUA E SALE
- L’acqua
- La soluzione idrosalina
- Le inalazioni idrosaline
- Haloterapia
- Inalatore a secco
- Lavaggi e sciacqui con soluzione idrosalina all’1%
- Bagni salini
- Frizioni idrosaline
- Impacchi idrosalini
- Lo ionizzatore salino
- Le lampade di sale
ALCUNE RICETTE
- Il sale himalayano in cucina
- Riso indiano allo yogurt (Dahi Bhat)
- Verdure all’indiana (Avyal)
- Patate Gauranga
- Salmone marinato al sale con erbe aromatiche e semi di finocchio
- Patate al forno in crosta di sale
- Gommasio
- Cottura su mattonella o piatto di sale
- Spiedini di Seitan e pomodorini ciliegia aromatizzati alla salvia
- Gamberoni al forno in letto di sale
UTILIZZO DOMESTICO E RIMEDI
- 25 modi per usare il sale himalayano
ANTEPRIMA
Il sale rosa cristallino dell’Himalaya è un sale fossile, integrale, ricco di minerali e bioenergeticamente puro. Finalmente un testo con la storia, le caratteristiche e i molteplici utilizzi a vantaggio della nostra salute.
Salt Range è una catena di montagne che fa parte del complesso himalayano nella provincia del Punjab pakistano e che si estende dal fiume Jhelumper fino al fiume Indo. È sede delle più importanti miniere di sale come Khewra, Mayo, Warcha e Kelabagh da cui proviene quasi tutto il sale himalayano in commercio. Ci sono anche cave di sale a Jatta e Bahadurkhel nella North-West Frontier Province (NWFP).
La miniera di Khewra si trova a 160 km da Islamabad ed è considerata la più grande, o la seconda più grande, miniera di sale al mondo. Qui il sale si trova anche sulla superficie e venne scoperto già nel III secolo a.C. dalle truppe di Alessandro Magno. Secondo la storia, ci fu una battaglia tra Alessandro Magno e il Rajah Poro in questa zona. Dopo la vittoria di Alessandro i soldati si riposarono per riprendere le forze e videro alcuni cavalli leccare il terreno in una determinata area dove il sale affiorava in superficie, qualcuno annotò l’evento su un diario e la notizia arrivò a noi.
Nel XIII secolo vennero impiantate le prime miniere a cielo aperto di piccole dimensioni a opera del Rajah Janjua. Nel 1872 durante la dominazione britannica il dottor H. Warth, un ingegnere minerario di grande fama, costruì il primo tunnel a livello del terreno per accedere agli strati più interni di sale introducendo il concetto di camera e l’estrazione a pilastro ancora utilizzati ai giorni nostri. A oggi il sale viene estratto in 19 diversi livelli, producendo circa 325.000 tonnellate all’anno.
Più della metà della produzione di sale di Khewra viene venduta alle aziende chimiche pakistane mentre il restante viene venduto come sale da tavola nel paese e all’estero, soprattutto in India. Una piccola quantità è utilizzata per produrre oggettistica come le lampade di sale, vasi, piatti, sfere, sculture che sono in vendita presso la miniera turistica ed esportati all’estero in grandi quantità.
È operativo e in continuo sviluppo turistico all’interno della miniera un resort di Haloterapia per i malati di asma. Il viaggio all’interno della miniera è molto lungo: i visitatori devono percorrere circa 1,5 chilometri prima di raggiungere il sale. Alla miniera si accede attraverso un lungo corridoio di 5 metri di altezza e 7 metri di larghezza con un trenino su rotaie solitamente utilizzato per il trasporto del sale. Vengono anche organizzate escursioni su un trenino originale del 1930. All’interno della miniera ci sono varie attrazioni tra cui una moschea, una camera enorme chiamata Assembly Hall alta 75 metri e altre camere colme di soluzione idrosalina (acqua satura di sale).
(…) Esistono documenti che provano l’utilizzo delle grotte di sale himalayane per uso terapeutico già 6000 anni fa. Nella grotta si crea un microclima dove le particelle di sale, grazie alle correnti interne umide, sono presenti nell’aria e vengono così inalate. Il sale arrivato nelle vie respiratorie fluidifica il muco favorendone l’espettorazione, i muscoli delle pareti respiratorie si distendono e i canali si allargano favorendo la respirazione e curando diverse patologie tra le quali asma, bronchiti croniche e disordini respiratori vari.
Oggi non c’è bisogno di andare fino in Pakistan, esistono grotte artificiali o stanze di sale dove le correnti naturali vengono sostituite dagli ionizzatori, in questi resort è possibile guardare la tv, mangiare e dormire in ambienti di sale. In alcuni paesi nordici come Polonia, Germania, Finlandia, Svezia, Scandinavia, Austria la Haloterapia è riconosciuta come terapia medica e sostenuta dallo Stato.
AUTORE
Maurizio Costi è uno dei responsabili della Cooperativa Ananda Assisi, distributore di prodotti per il benessere con il marchio Inner Life. Praticante di meditazione Kriya e di Aikido, ha lavorato per quindici anni come chimico prima di trasferirsi in Umbria nella comunità Ananda dove risiede dal 2001. Ananda Assisi fa parte di una rete di centri e comunità fondati da Swami Kriyananda, discepolo diretto del mistico indiano Paramhansa Yogananda (1893-1952).
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