Combattere definitivamente l’Helicobacter pylorii con cure naturali evitando i fastidiosi effetti collaterali dei farmaci di sintesi oggi è possibile!
I disturbi gastrici sono oggi estremamente comuni nelle popolazioni dei paesi industrialmente avanzati. Un’alimentazione troppo veloce, lo stress della vita moderna, sostanze irritanti contenute in bibite, alimenti, etc. In genere tutte queste cause danno comunque disturbi transitori: quando il senso di bruciore, il dolore, l’acidità di stomaco perdurano per vari giorni il sospetto cade su un microrganismo che colonizzando l’epitelio della mucosa gastrica è il responsabile del persistere ditali disturbi: l’ Helicobacter pylorii.
Quasi l’80% delle persone che soffrono di ulcera gastrica rivelano la presenza di Helicobacter pylorii nel loro stomaco. Si tratta di un germe ubiquitario (presente ad esempio anche in molti serbatoi d’acqua potabile), a forma di spirale, che riesce tranquillamente a sopravvivere all’acidità gastrica sfruttando il muco che ricopre le pareti gastriche e grazie alla produzione di un enzima, l’ureasi, che scinde l’urea, la principale proteina della carne che normalmente ingeriamo durante i nostri pasti.
L’Helicobacter pylorii causa una serie di disturbi importanti: dalla semplice infiammazione, alla gastrite, all’esofagite da riflusso, all’ulcera peptica. Con il tempo la sua presenza è stata associata ad
un’elevata incidenza di tumori allo stomaco, in particolare il linfoma gastrico e l’adenocarcinoma gastrico. La prevenzione del cancro allo stomaco passa inevitabilmente attraverso l’eradicazione di questo germe: una strategia che miri a combattere questo microrganismo deve quindi essere composta da due momenti. Bloccare l’attecchimento del germe e prevenire le successive complicazioni. Data la presenza ubiquitaria del microrganismo è evidente che le misure adottate dovranno essere adatte ad un’assunzione prolungata, per tale ragione i prodotti naturali risultano spesso idonei.
Blocco dell’adesione deIl’Helicobacter pylorii alla parete gastrica.
L’estratto e il succo di Cranberry (Vaccinum macrocarpon), grazie alla presenza di proantocianidine, catechine e triterpenoidi, impedisce l’adesione agli epiteli (come quello della mucosa gastrica) di numerosi batteri. Da sempre utilizzato nella prevenzione delle infezioni urinarie in realtà l’estratto di Cranberry ha dimostrato esercitare la stessa azione sull’Helicobacter pylorii tanto in vitro che in vivo. La somministrazione di Cranberry determina una riduzione dell’adesione del germe alla parete dello stomaco. In conseguenza il microrganismo non è più in grado di determinare i fenomeni infiammatori alla base dei piccoli e grandi problemi causati da questo agente.
L’estratto di Cavolo (lirassica oleracea)
L’estratto di Cavolo esercita un’azione antibatterica diretta sull’Helicobacter pylorii grazie alla presenza di sulforafane. Questo composto ha dimostrato una potente azione batteriostatica contro tre differenti ceppi di Helicobacter piloni isolati in 45 casi clinici. Tale azione antimicrobica sembra indipendente dalla capacità del germe di sviluppare una resistenza ai comuni antibiotici. Oltre ad un’azione diretta sull’Helicobacter pylorii gli estratti di cavolo sono noti, proprio grazie alla presenza di isotiocianati, per la loro capacità di esercitare un’azione preventiva nei confronti di numerosi tumori in particolare (ma non solo) del tratto gastro-intestinale. Tale azione sembra essere in relazione anche ad una maggior capacita detossificante indotta dagli estratti di cavolo che indurrebbero nell’organismo un aumento dell’attività degli enzimi epatici deputati a questo scopo (sistema P450 del fegato) e un aumento del sistema del glutatione-S-transferasi.
I composti presenti nell’estratto di cavolo agirebbero quindi:
– esercitando un’azione diretta a livello gastrico contro l’Helicobacter pylorii;
– esercitando una marcata attività antiossidante;
– esercitando un’azione antimutagena e anticancerogena a livello del DNA delle singole cellule;
– favorendo la disintossicazione del nostro fegato e dell’intero organismo dalle sostanze esogene tra
cui ovviamente anche numerosi cancerogeni alimentari.